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La scelta della meta: La meta giusta per il cliente giusto

In questo secondo articolo inizieremo l’analisi più attenta degli aspetti sui quali ci si deve concentrare quando si propone un viaggio al cliente, ovvero la scelta della meta.
Come tutti sappiamo la possibilità di scelta che viene offerta oggigiorno è molto ampia, ma come capire qual è quella giusta e soprattutto come effettuare il matching tra quello che offriamo e quello che ci viene chiesto?


Prima di tutto dobbiamo essere dei bravi venditori e dei bravi psicologi: non esiste sempre la meta perfetta e spesso i nostri clienti non hanno ancora le idee chiare quando si presentano alla nostra porta, spetterà a noi essere abili e riuscire a sfruttare anche questo aspetto a nostro favore. Il cliente vede nell’agente di viaggio un esperto, se si è rivolto a voi è proprio perché ha bisogno di qualcuno che gli proponga quelle cosa che ancora nella mente del cliente non è definita. 

Dovete conoscere alla perfezione il pacchetto che state vendendo, dovete rassicurare il cliente, dandogli fiducia, facendogli capire che ha le capacità per affrontare l’avventura che gli state illustrando.

Spesso le caratteristiche di un viaggio organizzato possono intimorire un cliente, in particolare quando i viaggiatori sono un gruppo numeroso: condividere spazi con altre persone, adattarsi a orari e tabelle di marcia, affidarsi a una guida locale sono elementi che, per chi non li ha mai affrontati, possono sembrare destabilizzanti. Non è così. Dovrete essere capaci nel convincere il vostro interlocutore che le difficolta, per come le percepisce lui, non esistono o sono del tutto superabili!

Ma in che modo possiamo far superare i dubbi al cliente?

In primo luogo bisogna far focalizzare la persona sui lati positivi del viaggio:

  • Se la destinazione è una meta dei tuoi sogni, perché rinunciare? La vita è una sola e va vissuta, ricordatevi di trasmettere questo aspetto! Il cliente deve percepire che, nonostante le sue avversioni verso certi aspetti, sta sprecando una possibilità di vivere un suo sogno!
  • Nel viaggio che proporrete voi le strutture ricettive saranno qualificate e verificate, questa cosa è molto importante, il cliente quando preparerà le valigie sa che non avrà paura delle brutte sorprese perché sa che avrete pensato voi a tutto
  • Una guida qualificata, così come la tabella di marcia, devono essere descritti come degli enormi vantaggi (i quali lo sono realmente): rinunciare a mezz’ora di visita nel centro città sicuramente più conveniente del perdersi (magari da soli) in un paese che non si conosce.
  • Fornite feedback dei viaggiatori che hanno già effettuato la stessa (o una simile) tipologia di viaggio! Il vostro cliente, seduto dall’altra parte della scrivania dovrà pensare “Se tutta questa gente normale ha affrontato questo viaggio, perché non posso farlo anche io?” …Se avete appena intrapreso l’attività di agente di viaggio, e i feedback ancora scarseggiano, ricordate che potrete comunque affidamento sul fatto che questo tipo di viaggio sono ormai pratiche consolidate.

E se il cliente comunque non è convinto del viaggio che gli avete proposto?

Nessun problema! Una volta che avrete capito i punti nevralgici sui quali andare a colpire sarete in grado di estrarre dal vostro portfolio di offerte un nuovo viaggio. In questa situazione dovrete aver quindi a disposizione un piano B: a seconda di ciò che avrete colto dal dialogo sarà necessario offrire un viaggio (ad esempio):

  • Più economico: riducendo magari di un giorno o due l’intera esperienza, stando comunque sempre attenti a far capire che le cose che avete tagliato non erano essenziali, e che le principali qualità saranno comunque garantite.
  • Viaggi in autonomia: in questo caso voi vi occuperete di preparare la logistica (biglietti aerei, pernottamenti, principali attrazioni, lasciando al cliente l’idea di libertà che desidera.
  • Una guida locale privata: certo, il costo sarà maggiore rispetto al pacchetto standard, ma dovrete trasmettere il valore aggiunto offerto da questo servizio.

Come abbiamo capito la soluzione universale non esiste, abbiamo però imparato a destreggiarci difronte a un cliente, a offrire comunque una soluzione adatta alle richieste, o a orientare con disinvoltura il cliente indeciso verso la nostra soluzione.

Al prossimo articolo!

Vivi il viaggio

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L’itinerario del tuo cliente inizia proprio in agenzia Quando si consiglia una meta, o come speso accade ai giorni nostri, il cliente stesso propone la

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